L’equilibrio dell’energia vitale
Il mondo è e l’uomo semplicemente lo interpreta, solo a volte riesce a misurarlo.
Se ci mettessimo seduti ad ascoltare le sensazioni che pervadono il nostro corpo, concentrandoci solo sul respiro e lasciando che i pensieri siano al pari di tutte le altre sensazioni, ci accorgeremmo che tutto muta e faremmo l’esperienza dell’ impermanenza.
Questo è quello che quotidianamente facevano i monaci in oriente più di 2000 anni fa. Questa forza che muta rappresentava per i nostri antenati orientali il soffio vitale, ovvero il Qi che muove tutte le funzioni del corpo umano.
Il pensiero analogico, che veniva usato in oriente dai Taoisti, è in grado di interpretare sincronicamente l’insieme di un’infinità di elementi, attraverso un processo di somiglianze.
L’osservazione dei fenomeni naturali, attraverso il pensiero analogico, ci da la possibilità di poter vedere il mondo fisico con molta più libertà.
Questa premessa è indispensabile per capire la principale dialettica Yin Yang del Qi all’interno del nostro corpo.
Con l’alba il buio della notte lascia spazio alla luce, e con il passare delle ore il sole arriva al suo massimo splendore per poi decrescere e svanire gradualmente con il tramonto.
Con il passare del tempo la notte diventa sempre più oscura, per ridare gradualmente spazio alla luce di una nuova alba.
Un’osservazione semplice e naturale, analoga a quella che ha portato Newton a scoprire la legge di gravità. Pochi sanno che lo stesso Newton, immerso nella cultura del suo tempo, era anche un grande Alchimista, questo non gli ha mai impedito di osservare i fenomeni naturali senza pregiudizi.
Il giorno rappresenta lo Yang, la luce, l’espressione della potenzialità energetica, l’energia del Cielo. La notte rappresenta lo Yin l’oscurità, la concentrazione, l’energia della Terra.
Yin e Yang assoluti non esistono. Lo Yang del cielo scende verso la terra e dopo aver raggiunto il suo massimo lascia gradualmente spazio allo Yin che dalla terra sale verso il cielo.
L’uomo, che si trova tra il cielo e la terra è il luogo delle trasformazioni, dove lo Yin e lo Yang si incontrano scorrendo lungo i meridiani.
Il Taijitu, il simbolo Yin Yang rappresentato dall’unione di due principi in opposizione all’interno di un cerchio, rappresenta l’equilibrio di queste due forze. Un eccesso o un deficit dello Yang saranno nocivi per l’organismo, così come lo saranno un eccesso o un deficit dello Yin.
Il Tao rappresenta la via, l’equilibrio, il cammino che ognuno di noi intraprende dalla nascita alla morte, allo stesso modo con cui si manifestano il giorno e la notte.
Per anni abbiamo dato adito al più grande equivoco del nostro tempo contrapponendo la scienza alla magia, chiamando magia quello che ancora non possiamo spiegare con la scienza.
Basta pensare alle onde gravitazionali, intuite da Einstein cento anni fa e misurate solo recentemente. Esse sono sempre esistite da quando è nato l’universo, noi semplicemente non le vedevamo e seppur continuiamo a non vederle, loro ci sono ed interagiscono con l’ambiente che le circonda.
L’uomo non è avulso da questi fenomeni, ne è immerso e ne è parte integrante, anche se non li vede.
Dott. Giovanni Di Luccio
Medico Agopuntore
dott.gdiluccio@gmail.com
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